Un ponte di solidarietà Verona-Monkole

A Verona l'Associazione di promozione sociale Aquilia lancia una sottoscrizione per sostenere un progetto dell'Ospedale Monkole (Kinshasa, Congo), per i bambini affetti da drepanocitosi.

Il Centro Ospedaliero Monkole (Kinshasa, Repubblica democratica del Congo) è nato nel 1991, su ispirazione di Mons. Álvaro del Portillo, per fornire assistenza sanitaria in un distretto molto povero di Kinshasa. Monkole è incluso in uno dei quattro progetti che Harambee intende finanziare con fondi raccolti in occasione della prossima beatificazione di mons. Álvaro del Portillo.

Quadro fatto da una ragazza dell'Aquilia, Doriana B, che rappresenta un gruppo di bambini africani sotto l'albero di Monkole, inscritti nel Ponte Pietra di Verona.

L'Associazione di promozione sociale Aquilia, di Verona, già da alcuni anni collabora con Monkole: negli scorsi anni le signore e le ragazze che frequentano l'Aquilia hanno confezionato decine di pigiamini e di giocattoli di pezza per i piccoli ricoverati. Per l'anno 2014, in cui ricorre il centenario della nascita di Mons. Alvaro del Portillo, l'Aquilia lancia una sottoscrizione per sostenere uno specifico progetto di Monkole, che riguarda i bambini affetti da drepanocitosi.

La drepanocitosi, detta anche anemia falciforme, è una malattia ereditaria del sangue causata da una anomalia dell'emoglobina, che comporta una modificazione della forma dei globuli rossi, con limitazione della circolazione del sangue che può scatenare crisi dolorose acute. Nell'Africa centrale la drepanocitosi comporta una mortalità del 50-75% entro i primi 5 anni. I pazienti devono essere sottoposti a frequenti trasfusioni, che nelle condizioni sanitarie africane comportano rischi di infezione (HIV, epatite, tripanosomi). Sono perciò necessarie delle attrezzature per controllare il sangue, garantirne la conservazione e effettuare le trasfusioni in sicurezza.

Domenica 9 marzo, nella sede dell'Associazione, si è svolto un incontro di presentazione, moderato dalla giornalista Marina Zerman, nel corso del quale il medico Renè Lumu Kambala, responsabile dello staff medico di Monkole, e l’infermiera Josephine Gadra, entrambi attualmente in Italia per un periodo di formazione, hanno raccontato la storia di Monkole e le sfide attuali, soffermandosi in particolare sull’assistenza ai malati di drepanocitosi.

Il dolce di pasta frolla preparato dalle ragazze dell'Aquilia

“A Monkole si cura la persona prima di sapere se questa possa permetterselo o meno”, ha detto Josephine, che ha studiato nella Scuola per Infermiere di Monkole e, come ha spiegato il dott. Renè, "si chiede di più a chi può per garantire assistenza anche a chi non può pagare".

Grande la commozione e l'entusiasmo delle circa 130 persone presenti. Il prossimo appuntamento sarà un concerto di beneficenza della pianista Stefania Cafaro, domenica 30 marzo alle 16.00 nella sede del Circolo Ufficiali di Verona.

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Per informazioni: info@associazioneaquilia.it