Trento apre le celebrazioni di San Josemaría

La prima Messa in onore di San Josemaría è stata celebrata a Trento, presso il Collegio Arcivescovile, che ospita le attività apostoliche organizzate dalle persone dell’Opus Dei. L’omelia di Don Ermanno Tubini, che ha conosciuto personalmente San Josemaría si è svolta sull'onda dei ricordi.

“Sono molto contento che siate qui e che operiate qui. Vi incoraggio a fare l’Opus Dei e aggiungo anche l’augurio che ciascuno di voi sia Opus Dei” . Con queste parole di Mons. Bruno Tomasi si è conclusa la celebrazione della Santa Messa in onore di San Josemaría Escrivá a Trento il 3 giugno, con il tradizionale anticipo poiché il 26 giugno va riservato alla festa del Patrono della diocesi, san Vigilio. Parole lusinghiere per le numerose persone presenti, impegnate a diffondere il messaggio della chiamata universale alla santità anche in terra trentina.

L’incontro si è svolto in un prestigioso Centro scolastico della città, di cui è Rettore Mons. Tomasi: il Collegio "Celestino Endrici". In questo Centro trovano attualmente ospitalità le attività apostoliche organizzate dalle persone dell’Opus Dei a Trento. Gli incontri di quest'anno hanno riguardato fra l'altro l’Anno della Fede, le virtù cardinali, l’etica della fedeltà e del perdono.

L’omelia di Don Ermanno Tubini si è svolta sull'onda dei ricordi. "Ho avuto la fortuna di frequentare San Josemaría sull'arco di alcuni anni e sono certo di dovergli molto, come migliaia, centinaia di migliaia di altre persone. Ricordo la sua gradevolezza umana, la semplicità, l'affettuosità... Ti metteva immediatamente a tuo agio; si interessava a te... Aveva cuore; partecipava intimamente dei problemi, dolorosi o gioiosi, delle persone... Era innamorato di Gesù e Maria. Parlava di Gesù con la vivacità di chi gli ha appena parlato, nella stanza accanto... Era profondamente umile e non parlava mai delle cose straordinarie accadute nella sua vita. Gli bastava dire che l' Opera non era invenzione sua e che era cosa di Dio... Guardava al mondo con occhi appassionati. Gli interessavano tutte le vicende degli uomini. Credeva in loro e desiderava che conquistassero il mondo a Dio. Conosceva il modo per farlo: essere santi".

Un rinfresco molto accogliente dopo la Messa, con la collaborazione del personale della Scuola, ha consolidato quel clima familiare ed allegro che si era già creato nei momenti precedenti la celebrazione.

La celebrazione ha trovato eco sui media locali: la rivista diocesana "Vita Trentina" ha pubblicato un breve articolo con l'annuncio della Santa Messa, mentre la redazione locale di Telepace ha preparato un servizio per il Notiziario serale, con immagini della celebrazione e un'intervista a don Ermanno Tubini.

Trento è città di frontiera, che guarda verso settentrione al Centro Europa e verso sud al mondo latino. L'idea di frontiera richiama l'idea dell'avventura. E l'Opus Dei ha buon gioco nel proporre la grande avventura di portare Cristo in ogni angolo della terra.