Harambee Africa: L’impresa più impegnativa si gioca in Occidente

Sappiamo che l’impresa più impegnativa che ci attende non si gioca in Africa, bensì qui in Occidente: trovare in voi e in molti altri, i “complici” e alleati che si sentano coinvolti ad investire non su beni materiali bensì su quel patrimonio intangibile e prezioso che sono le intelligenze dell’Africa

Famiglia ed educazione

Josemaria Escrivà ripeteva, con quella esperienza di umanità che i santi sanno possedere più di chiunque altro,che due sono gli ambiti della convivenza umana sulle quali si gioca il futuro di un popolo: la famiglia e l’educazione. E dov’è che famiglia ed educazione convergono naturalmente per gettare le basi di questo futuro, se non nella scuola?

Fedeli alla convinzione che il futuro del continente africano sia depositato, come seme prezioso e fecondo,nei cuori e nelle menti dei bambini africani, ci proponiamo di concentrare i nostri sforzi e le nostre energie proprio là; dove i cuori battono e le menti sanno sognare, preparando il terreno perché questo seme possa germinare quanto prima e in tutto il suo vigore.

L’impresa più impegnativa che ci attende si gioca in Occidente

Ma noi di Harambee sappiamo che l’impresa più impegnativa che ci attende non si gioca in Africa, bensì qui in Occidente: trovare in voi, che siete arrivati a conoscerci, e in molti altri, i “complici” e alleati che, come noi, si sentano coinvolti ad investire non su beni materiali bensì su quel patrimonio intangibile e prezioso che sono le intelligenze dell’Africa.

Non su ciò che si vede, ma non cambia; bensì su ciò che non si vede ma che è la vera chiave del cambiamento di un popolo e di un continente.

Per questo la scuola: vero crocevia dello sviluppo umano, ci sembra il luogo più indicato per “coltivare” il terreno fertile e recettivo dei cuori e delle menti dell’Africa giovane. Lì è infatti dove si ritrovano ad interagire i tre protagonisti principali dell’impresa dello sviluppo: gli insegnanti, con la loro professionalità e dedizione, la famiglia, fondamento della società e i bambini, con i loro talenti, la loro sete di conoscere e di provare stupore di fronte al nuovo.

Ma dire scuola non basta… E’ necessario anzitutto rifuggire la tentazione del semplice fare, e guardare più in profondità a ciò che la dignità dell’uomo e della donna reclama. Non limitarsi all’analisi delle evidenze materiali del sottosviluppo, ma cogliere i bisogni immateriali che ne sono la premessa.

Non fare scuole, ma fare “scuola”.

Per questo abbiamo coniato lo slogan: non fare scuole, ma fare “scuola”. Non costruire edifici, ma trasmettere agli insegnanti africani quel sapere pedagogico che realizza il compito più autentico dell’educazione: educare come e-ducere, “tirar fuori” e porre in atto tutto il potenziale di intelligenza e intraprendenza di cui ogni bambino è capace.

Per questo motivo promuoviamo quei progetti che più direttamente sono rivolti a rendere efficace e incisiva la missione educativa e sociale della scuola in Africa: formare maestri e fornire materiale scolastico nelle scuole rurali, trasmettere tecniche di coltivazione tra i giovani, promuovere la crescita sociale e culturale dei ragazzi e delle ragazze...

Giovanni Mottini

Per questo, grazie anche alla presenza di comitati in Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Irlanda e Stati Uniti, Harambee è impegnato, con convegni, mostre ed eventi, nella diffusione di una informazione approfondita e più autentica sull’Africa; per andare oltre gli stereotipi di un immaginario collettivo mediatico e insegnarci a guardare la gente d’Africa: uomini, donne e bambini - ancora una volta, uno a uno - con occhi nuovi.

Presidente del Comitato scientifico-culturale di Harambee

Giovanni Mottini

Harambee Africa International onlus