Nuove ricerche sulla storia dell’Opus Dei

È stato appena pubblicato il quarto numero (2010) di ‘Studia et Documenta’, rivista dedicata alla storia dell’Opus Dei e del suo Fondatore san Josemaría Escrivá de Balaguer.

Residenti di Zurbarán, aprile 1957

È stato appena pubblicato il quarto numero (2010) di Studia et Documenta, rivista dedicata alla storia dell’Opus Dei e del suo Fondatore san Josemaría Escrivá de Balaguer.

Come di consueto, la rivista si compone di un tema monografico che in questo numero si occupa delle varie iniziative promosse dai fedeli dell’Opus Dei in ambito educativo, in luoghi e circostanze diverse. Mercedes Montero tratta degli inizi della prima residenza femminile promossa da san Josemaría: la Residenza Zurbarán di Madrid. Ánchel fornisce un approccio di tipo documentale alla prima opera di apostolato corporativo dell’Opus Dei: la Residenza DYA. E Ramón Pomar studia un’altra realtà che ha avuto una grande ripercussione, ispirando parecchie iniziative simili in tutto il mondo: Il Collegio Gaztelueta.

L’attività del collegio Gaztelueta ebbe inizio nel 1951

Ha tratti pionieristici, pur se in un altro senso, anche l’iniziativa descritta da Manuel Cerda nel suo contributo dedicato al Warrane College di Sidney. Fu la prima opera corporativa apostolica in territorio australiano e si trovò nell’occhio del ciclone in seguito alle proteste studentesche degli anni ’70. Come scrive Maria Carla Giammarco nell’introduzione a questo quaderno monografico, “ondate di opposizione nei confronti delle iniziative apostoliche cristiane sono un fatto periodico e quasi rituale, ma certamente questa di Sydney, con gli assalti, le barricate e i lanci di missili caserecci, ha un suo fascino spettacolare, un che di epopea western”.

Nella sezione Estudios y notas si trovano due articoli sui rapporti tra san Josemaría e personaggi importanti della storia ecclesiastica. Il primo si occupa della relazione epistolare tra il Fondatore dell’Opus Dei e mons. Juan Hervás Benet, promotore dei Cursillos de Cristianidad. La sua autrice Francisca Colomer mette in luce l’amicizia che univa questi due grandi promulgatori della vita spirituale tra i laici. Nel secondo articolo, Aldo Capucci studia la relazione tra san Josemaría e il beato Ildefonso Schuster, cardinale arcivescovo di Milano, eminente figura della Chiesa italiana contemporanea.

Cartina della zona del Perù dov’è collocata la Prelatura di Yauyos

Gli altri studi di questa sezione sono lavori di miscellanea che ci portano da un punto all’altro del mondo, culturalmente molto distanti tra loro: la prestigiosa Università di Harvard e l’impervia regione della Prelatura di Yauyos sulle Ande. In maniera assai diversa, ma caratterizzata dal medesimo spirito apostolico, persone dell’Opus Dei hanno lavorato per portare il Vangelo in questi luoghi. John A, Gueguen prosegue un suo precedente lavoro, pubblicato sul primo numero di Studia et Documenta, sugli inizi dell’Opus Dei a Cambridge (USA), mentre Esteban Puig si occupa della Prelatura di Yauyos, affidata dalla Santa Sede all’Opus Dei, e dell’influenza che ha avuto sullo sviluppo del clero in Perù.

Completano questa sezione di Estudios y notas alcuni appunti biografici di Francisca R. Quiroga su Narcisa (Nisa) González Guzmán, una delle prime donne dell’Opus Dei.

Frammento manoscritto di una lettera a Dolores Fisac

Nella sezione Documentación, dove vengono pubblicati documenti inediti con introduzioni e note, abbiamo due epistolari: quello che san Josemaría intrattenne con Dolores Fisac (un’altra delle prime donne dell'Opera) durante la Guerra Civile Spagnola, che, oltre a un interesse biografico, rappresenta un’importante testimonianza sulla vita quotidiana dei clandestini rifugiati durante la guerra. L’edizione è curata da Yolanda Cagigas. Il secondo epistolario – a cura di Francisco Crosas – è la corrispondenza tra il Fondatore dell’Opus Dei e il Vescovo di Vitoria, mons. Javier Lauzurica, negli anni 1934-1940.

Si tratta di documenti importanti non solo per la storia dell’Opus Dei ma anche per quella della Chiesa in quei tragici anni di guerra in Spagna.

La sezione Notiziario in questo fascicolo è dedicata al fenomeno della ricezione popolare del ricordo di san Josemaría nell’arredo urbanistico italiano: Aldo Capucci ci informa del considerevole numero di vie, piazze, ecc. dedicate al Fondatore dell’Opus Dei in varie città e paesi italiani.

Anche questo numero offre una sezione bibliografica con recensioni, rassegne e una nuova parte del monumentale catalogo bibliografico dedicato alla “Bibliografia Generale” su san Josemaría e l’Opus Dei. I primi tre numeri di Studia et Documenta hanno cercato di offrire una bibliografia più esaustiva possibile su san Josemaría fino al 2002. Ora in questo quarto numero viene presentata una parte della “Bibliografia Generale sull’Opus Dei”, che proseguirà nei fascicoli successivi.

Per maggiori informazioni consultare il sito internet www.isje.org (Istituto Storico San Josemaría Escrivá) e www.studiaetdocumenta.it