Mons. Echevarría: "Una felice coincidenza"

Dichiarazione di Mons. Javier Echevarría, Prelato del Opus Dei in seguito alla notizia dell'approvazione dei miracoli attribuiti a Giovanni Paolo II e Álvaro del Portillo, e della decisione del Santo Padre sulla canonizzazione di Giovanni XXIII e su altri processi.

Dichiarazione di Mons. Javier Echevarría, Prelato del Opus Dei in seguito alla notizia dell'approvazione dei miracoli attribuiti a Giovanni Paolo II e Álvaro del Portillo, e della decisione del Santo Padre sulla canonizzazione di Giovanni XXIII e su altri processi.

L'annuncio della prossima canonizzazione del beato Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII, e della futura beatificazione del venerabile Álvaro del Portillo sono motivo di grande gioia e una felice coincidenza. La decisione di Papa Francesco suscita una profonda gratitudine a Dio.

Mons. Álvaro del Portillo, Mons. Javier Echevarría e Giovanni Paolo II, nel dicembre 1978

Il beato Giovanni Paolo II si è speso generosamente e senza riserve al servizio dell'umanità. Ci ha avvicinato a Dio con il suo Magistero fecondo: attraverso i suoi discorsi, i suoi scritti, le immagini e numerosi gesti pieni di significato. Tutta la sua vita era fondata su un'intima unione con Gesù Cristo: bastava vedere come pregava per comprendere la fecondità del suo ministero.

Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII furono veramente padri vicini a tutti i fedeli, alla Chiesa e concretamente, posso dirlo, a questa parte della Chiesa che è la Prelatura dell’Opus Dei. Penso che, con loro, milioni di persone si sono sentite ‘figli prediletti’ del Papa.

Mons. Álvaro del Portillo fu per san Josemaría il migliore appoggio e per Giovanni Paolo II un fedelissimo collaboratore. Ho avuto modo di ascoltare molti ecclesiastici e laici di diversi Paesi che mi hanno parlato del bene ricevuto da questo sacerdote fedele; concordano nell'affermare che era facile volergli bene, sentirsi forti dei suoi consigli, perché si toccava con mano l'interesse sincero e sacerdotale per le loro anime.

La Chiesa si rivolge a mons. Álvaro del Portillo come a un "uomo di profonda bontà e affabilità, capace di trasmettere pace e serenità alle anime". In questo momento di gioia,ricorro alla intercessione di questo servo buono e fedele, e gli chiedo che ci "contagi" con la sua fedeltà a Dio, alla Chiesa, al Papa, a san Josemaría, agli amici; affinché anche noi possiamo avere la sua stessa sensibilità sociale, che si manifestò nell'incoraggiamento a intraprendere in tutto il mondo numerose iniziative a favore dei più bisognosi; e che ci ottenga quella sua stessa predilezione per la famiglia e il suo amore appassionato per il sacerdozio, così come il suo rapporto con Dio tenero e sensibile, dal marcato accento mariano.