San Josemaría Escrivá e il beato Ildefonso Schuster

San Josemaría Escrivá e il beato Alfredo Ildefonso Schuster, cardinale arcivescovo di Milano, si conobbero nel capoluogo lombardo il 14 gennaio del 1948.

San Josemaría Escrivá e il beato Alfredo Ildefonso Schuster, cardinale arcivescovo di Milano, si conobbero nel capoluogo lombardo il 14 gennaio del 1948.

L’incontro e gli eventi successivi dimostrano non soltanto la piena sintonia fra il fondatore dell’Opus Dei e i vescovi delle città nelle quali intendeva espandere il lavoro apostolico, ma anche, in questo caso, la profonda e reciproca stima con il santo pastore di quella che allora era la diocesi più grande del mondo.

La certezza dell’avvenuto incontro – messo in dubbio da una testimonianza della causa di canonizzazione del fondatore dell’Opus Dei, ma soprattutto dal riserbo dei protagonisti – viene qui acquisita e certificata attraverso documenti inediti, grazie ai quali è stato anche possibile ricostruirne i probabili contenuti, alla luce delle circostanze storiche di quegli anni.

Riportiamo l'inizio di un articolo di Aldo Capucci su Studia et Documenta e il link all'intero articolo.

SINISTRA: Il beato Ildefonso Schuster, cardinale arcivescovo di Milano. DESTRA: San Josemaría Escrivá, Fondatore dell' Opus Dei

"Le vite di san Josemaría Escrivá (1902-1975), sacerdote, fondatore dell’Opus Dei, e quella di Alfredo Ildefonso Schuster (1880-1954), monaco benedettino, dal 1929 fino alla morte cardinale arcivescovo di Milano, due personalità molto importanti per la vita della Chiesa del secolo XX, si sono incrociate soltanto una volta, in un incontro avvenuto a Milano la mattina di mercoledì 14 gennaio 1948, nella storica sede dell’Arcivescovado milanese di piazza Fontana, a fianco dell’imponente mole del Duomo. Tale incontro, pur se destinato a restare unico, doveva comunque dare il via a un rapporto di notevole interesse storico, ancorché di breve durata, stante la scomparsa del porporato poco più di sei anni dopo.

Successivamente all’incontro ci fu un ridotto scambio epistolare, ma soprattutto ci furono reciproche informazioni e contatti, scambiate e avuti per interposta persona. In questo scritto intendo occuparmi della descrizione di tali rapporti, con particolare riguardo all’incontro del 1948 e alle sue conseguenze, prima fra tutti l’inizio dell’attività stabile dell’Opus Dei nella Diocesi Milanese, a partire dal dicembre del 1949.

In seguito mi riferirò ad alcuni eventi degli anni 1951 e 1952, che attengono alla storia dell’Opus Dei, eventi nei quali l’intervento del cardinale di Milano fu tangibile e prezioso per risolvere una delicata situazione. Penso che i fatti che sottoporrò all’attenzione del lettore siano molto utili nel quadro generale sia dei rapporti intensi che il fondatore dell’Opus Dei cercava sempre di stabilire con gli ordinari delle varie città in cui avviava l’espansione dell’Opera, il che per lui era sempre una conditio sine qua non, sia del modo favorevole e abitualmente ospitale con cui l’arrivo nella loro diocesi di quella che oggi è la Prelatura dell’Opus Dei e poi la presenza attiva dell’apostolato dei suoi fedeli, venivano generalmente accolti dai vescovi, in Italia e in Europa. Riprova ulteriore, se mai ce ne fosse bisogno, del pieno inserimento dell’Opus Dei nella pastorale ordinaria della Chiesa".

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A cura dell'Istituto Storico San Josemaría Escrivá