Avevo perso la patente

J. M., Messico

Giorni fa, per fare delle operazioni in banca la cassiera mi chiese un documento d’identità. Le dissi che avevo solo la patente, ma quando aprii il portafogli la patente non c’era. Mi seccava averla persa, perché l’avevo ottenuta con validità permanente otto anni prima, e perdere un giorno intero per rifarlo era una scocciatura. Ero lontano da casa e, per tutto il tragitto del ritorno ho recitato con molta fede la preghiera a San Josemaría, chiedendogli di ritrovare la patente. Rivoltai tutta la casa senza successo, finché mi ricordai che, il giorno prima, nell’uscire per fare la mia camminata quotidiana in un parco a dieci strade da casa mia, avevo messo la patente nella tasca dei pantaloni. Mi ricordai che tornato a casa avevo tolto dalla tasca varie carte, tra cui la patente, e le avevo buttate nella spazzatura. Fortunatamente, per un guasto, quella settimana il camion per la raccolta delle immondizie non era passato e il portiere aveva lasciato i sacchi delle immondizie in strada. Quando scesi in strada trovai la patente nel sacco delle immondizie che avevo lasciato lì più di dodici ore prima. Non c’è dubbio che San Josemaría mi ha ascoltato. Questo è uno dei molti favori che mi ha concesso.