A Gesù per Maria

Omelia di San Josemaría per il mese di maggio. "Uno sguardo sul mondo, sul popolo di Dio, in questo mese di maggio, ci fa contemplare lo spettacolo della devozione mariana che si manifesta in tante consuetudini antiche e nuove, ma tutte vissute in un unico spirito d'amore."

Omelia pronunciata da San Josemaría il 4 maggio 1957

Uno sguardo sul mondo, sul popolo di Dio (cfr 1 Pt 2, 10), in questo mese di maggio, ci fa contemplare lo spettacolo della devozione mariana che si manifesta in tante consuetudini antiche e nuove, ma tutte vissute in un unico spirito d'amore. Dà gioia costatare che la devozione alla Vergine è sempre viva e che suscita nelle anime cristiane l'impulso soprannaturale a operare come domestici Dei, come membri della famiglia di Dio (Ef 2, 19).

Certamente anche voi, vedendo che in questi giorni tanti fedeli esprimono in mille maniere il loro amore alla Vergine Maria, vi sentirete più inseriti nella Chiesa, più fratelli dei vostri fratelli.

Accade come in una riunione di famiglia, quando i figli più grandi, che la vita ha separato, si ritrovano accanto alla madre in occasione di qualche festa. E se anche hanno avuto delle divergenze o si sono trattati male tra di loro, quel giorno no: quel giorno si sentono uniti e si ritrovano vincolati in un comune affetto.

Maria edifica continuamente la Chiesa, la aduna, la mantiene unita. È difficile avere un'autentica devozione alla Madonna e non sentirsi più che mai legati alle altre membra del Corpo Mistico, più che mai uniti al suo Capo visibile, il Papa.

Mi piace ripetere: Omnes cum Petro ad Iesum per Mariam, tutti con Pietro a Gesù per Maria. E allora noi che ci riconosciamo parte della Chiesa e invitati a sentirci fratelli nella fede, scopriamo con nuova profondità la fraternità che ci lega a tutta l'umanità: perché la Chiesa è stata inviata da Cristo a tutte le genti, a tutti i popoli (cfr Mt 28, 19).

Tutti noi abbiamo sperimentato queste cose, dal momento che non ci sono mancate le occasioni per costatare gli effetti soprannaturali di una sincera devozione alla Vergine. Ognuno di voi potrebbe ricordare molte esperienze, come anch'io ne ricordo. Quella che ora mi viene alla memoria è la visita che feci nel 1935 a Sonsoles, un santuario mariano in terra di Castiglia.

Non era un pellegrinaggio come comunemente lo si intende. Non c'erano né rumore né folla: eravamo in tre. Rispetto e amo le manifestazioni pubbliche di pietà, ma personalmente preferisco offrire a Maria lo stesso affetto e lo stesso entusiasmo con visite private o in piccoli gruppi che abbiano il sapore dell'intimità.

In quella visita a Sonsoles conobbi l'origine di questo nome. È un particolare di poca importanza, ma esprime lo spirito filiale della gente di quella terra. L'immagine della Madonna che vi si venera fu nascosta per qualche tempo a motivo delle lotte tra cristiani e musulmani. Dopo alcuni anni — narra la tradizione — la statua fu ritrovata da alcuni pastori che commentarono ammirati: « Che begli occhi; son soles!, splendono come il sole; sono due soli! ».

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