A Vibo Valentia: tornato per restare

San Josemaría – transitato per la città calabrese il 19 e 22 giugno del 1948 in occasione del suo primo viaggio apostolico nel Sud d’Italia – è ora lì presente stabilmente con una sua reliquia.

San Josemaría – transitato per la città calabrese il 19 e 22 giugno del 1948 in occasione del suo primo viaggio apostolico nel Sud d’Italia – è ora lì presente stabilmente con una sua reliquia.

Appena un anno fa a Vibo Valentia era stata celebrata nella chiesa di S. Maria La Nova una Messa per far conoscere la figura di San Josemaría Escrivá (cfr. “Vibo Valentia riabbraccia San Josemaría Escrivá”). Quella volta il Vescovo della Diocesi (Mileto-Nicotera-Tropea) mons. Domenico Cortese non poté assistere. L’11 marzo di quest’anno ha voluto presiedere la Messa, sempre nella stessa chiesa, ancora una volta gremita di fedeli, in occasione della consegna di una reliquia ‘ex ossibus’ di San Josemaría donata dal Prelato dell’Opus Dei al parroco don Enzo Varone. Con il Vescovo ed il parroco ha concelebrato don Raffaele Martinez, sacerdote della Prelatura dell’Opus Dei.

Dopo quella conservata a Luzzi, un paese vicino Cosenza, questa seconda reliquia rafforza il vincolo tra il fondatore dell’Opus Dei e la Calabria.

All’inizio della Messa don Enzo ha sottolineato come la parrocchia e l’intera città stavano vivendo una giornata importante. “Fare festa a questo santo – ha detto don Enzo citando alcune parole di Giovanni Paolo II pronunciate in occasione della canonizzazione del santo – “scelto dal Signore per annunciare la chiamata universale alla santità e per indicare che la vita di tutti i giorni, le attività comuni, sono cammino di santificazione” ed accogliere la sua reliquia, ci ricorderà ogni giorno il cammino della nostra santità”.

Nell’omelia – il Vangelo era quello della Trasfigurazione - il Vescovo ha invitato i presenti a confrontarsi con questo mistero di gloria di Gesù. “La reliquia che è qui tra noi – ha detto mons. Cortese - è un segno della presenza di un santo – San Josemaría – testimone del Signore come Padre Pio e Madre Teresa di Calcutta. Uomini e donne grandiosi che ci fanno entrare nella gloria – la santità – di una luce che ci avvolge, la luce del Signore ... Noi pensiamo Dio lassù, in alto, mentre egli è sceso, è in mezzo a noi, è Dio con noi. Grazie a Lui non camminiamo alla cieca … Il santo non è una persona stratosferica – dobbiamo ringraziare San Josemaría che lo ha sottolineato –, non è un ‘santone’. Vive con noi nell’ordinario, nel quotidiano. Il cristiano è connotato dalla sequela di Cristo e Gesù non viveva appartato, non era fuori ma dentro la realtà, in mezzo alla gente ...

La reliquia di san Josemaria

San Josemaria ha capito l’importanza di questa sequela di Cristo e l’ha fissata nel suo libro ‘Cammino’. Una sequela continua, come il respiro di Dio: anche quando giochiamo, anche quando mangiamo, anche quando conversiamo...

San Josemaría - che come tutti i santi si è lasciato prendere dalla luce di Cristo – ci ha lasciato una pagina molto bella, in sintonia con il Vangelo odierno: “Gesù vuole essere innalzato proprio lì: nel rumore delle fabbriche e delle officine, nel silenzio delle biblioteche, nel frastuono delle strade, nella quiete del campi, nell'intimità delle famiglie, nelle assemblee, negli stadi... Lì dove un cristiano può spendere la sua vita onestamente, deve porre col suo amore la Croce di Cristo, che attrae a Sé tutte le cose” (Via Crucis, XI stazione, punto 11) …

Noi accogliamo questa reliquia con amore e con fede: anche il nostro tempo è capace di produrre santi.”

S. Maria la Nova a Vibo Valentia

Prima della benedizione finale è stata recitata da tutti la preghiera al fondatore dell’Opus Dei. Subito dopo è stato proiettato un filmato di un incontro con San Josemaría.

La reliquia verrà conservata nella chiesa di S. Maria La Nova. Amici e cooperatori già pensano alla prossima festa. L’occasione – promettono - sarà quella di una targa che perpetui il ricordo del passaggio di San Josemaría e del suo restare con i vibonesi attraverso questa reliquia.